Facilitazione

Soluzioni alternative in situazioni incerte.

L’Open Space Technology nasce negli anni ‘80 dall’antropologo americano Harrison Owen, esperto di scienza delle organizzazioni: è uno strumento che consente a gruppi di persone, in qualsiasi tipo di organizzazione, di rendere incontri e riunioni di lavoro particolarmente efficaci e produttive.

Si tratta di una tecnica di gestione di workshop che permette di far lavorare insieme, su un tema complesso, gruppi con un numero di partecipanti variabile da 5 a 1000 persone durante workshop di una giornata, convegni di tre giorni o nella riunione settimanale di staff.

Soluzioni creative in situazioni complesse. 

Il design thinking consiste nell’applicazione di metodologie di design alla risoluzione di problemi in tutti gli ambiti della vita, dalla creazione di prodotti o servizi fino all’esplorazione e definizione di un business. Quel che lo differenzia da il solito processo creativo (problema>idea>soluzione) è l’atteggiamento stesso verso la fase di progettazione e di creazione. L’attenzione viene focalizzata sulla parola “thinking” e quindi sul fatto che alla base di ogni progetto ci sia il tentativo di rispondere ad una necessità umana. Il design thinking è quindi un processo incentrato sulla persona, sui suoi bisogni e sulle soluzioni che vengono ideate. È l’utente, attraverso osservazioni e ricerche da parte del designer, a decidere se un prodotto debba esistere o meno.

Soluzioni costruttive in situazioni informali. 

Il World Cafè è una metodologia che si ispira ai vecchi caffè, in cui i partecipanti si ritrovano a condividere discussioni libere e appassionate. La particolarità è di stimolare conversazioni autogestite dai partecipanti all’interno di un quadro comune guidati da domande predefinite. 

L’idea alla base del World Cafè è tanto semplice quanto rivoluzionaria: lavorare per creare ambienti di lavoro costruttivi, ideando in modo creativo e non convenzionale, ragionando insieme su progetti complessi, ma in modo concreto, divertente e produttivo.

Soluzioni paradossali in situazioni regolari. 

Il Reverse Brainstorming è una tecnica che porta a guardare i problemi da una prospettiva diversa, capovolgendoli. Si tratta di uno strumento di pensiero progettuale in cui invece di chiedere come risolvere il problema, ci si concentra sull’idea di ciò che causa il problema o su come ottenere un risultato opposto a quello che ci si aspetta.

Il metodo può influenzare la mente umana per creare idee e risultati migliori